TUTTO È GRAZIA!

Sì, tutto è gratuito.

Da Dio veniamo, dalla realtà del Suo amore! Sono stato pensato da lui fin da prima della creazione del mondo.

E siamo diretti a lui come termine e meta del nostro cammino.

Torneremo a casa! Torneremo alla sorgente.

L’amore di Dio ci precede, l’amore di Dio ci accompagna, l’amore di Dio sarà la parte della nostra eterna felicità.

Che cosa ce ne convince?

Guardando Gesù. Fissando i nostri occhi su di lui conoscerai il suo amore: “Ci volle amare fino alla fine(Gv 13, 1d).

Infatti, la misura dell’amore di Dio è non avere misura.

È sulla Croce di Gesù che io leggo la storia del suo amore, il racconto di quello che lui ha fatto per me.

Sulla Croce è scritto l’ostinato amore di Dio, che mi ama, mi abbraccia, mi bacia, mi trattiene e mi accarezza anche di fronte ai miei rifiuti, alle mie indifferenze, alle mie ribellioni, ai miei abbandoni, anche di fronte alle mie ripetute delusioni che gli ho procurato.

I presenti deridevano il Crocefisso: “Pensi ora a se stesso. Scenda dalla Croce”.

Ma Gesù è così attento agli altri e mai a se stesso.

Il mistero, anzi la bellezza della Croce è questo: Gesù ci rivela un volto del Padre che ci guarda con compassione e compartecipazione nonostante…

Pare che sul Calvario vinca l’odio, la cattiveria. No. La sconfitta è stata apparente.

Emerge subito la Divina energia che risuscita Gesù.

Davvero la Croce è la rivelazione di un Dio che è Dio proprio perché si dona, dona sé gratuitamente.

Che cosa chiede in cambio Dio da noi?

Si aspetta una risposta d’amore, gratuita però!

Come in concreto? Amando i miei fratelli e le mie sorelle come lui ha amato noi.

Se tu ti senti amato come tu hai amato, non è vero amore.

Non è l’amore di Dio.

E se ami nella misura in cui sei stato amato, non sei felice.

 

Solo chi sperimenta la gioia d’aver dato amore puro e gratuito, saprà amare gratuitamente, senza misura.

Perché Gesù ha lavato i piedi ai discepoli?

Gesù sa che tra pochissimo sarà arrestato ed entrerà nel tunnel dell’odio.

Si sente solo. Non capito. Sa che gli eventi precipiteranno. Lo prende la tristezza.

Avverte che il diavolo è in agguato, è già operativo.

Ma Gesù lavando, asciugando, baciando i piedi dei suoi rivela che il nostro Signore non è un opprimente padrone, ma mite e soave.

Rivela che la sua è una grandezza d’amore. Rivela che la sua gioia più grande è servire, non essere servito. Offre un esempio concreto di generosità

Rende chiara e visibile la logica che l’ha sempre guidato:

Servire e donarsi.

E noi?

È chiesto:

cercare l’ultimo posto, non curarsi degli elogi degli altri, pregare per la conversione dei peccatori, scegliere le vie piane, amare la compagnia degli ultimi, non suonare la tromba quando faccio qualcosa di bene, non pretendere la riconoscenza,

profumati il volto (Matteo 6, 17a); nasconditi nella tua cameretta (Matteo 6,6); non essere schiavo dell’opinione degli altri; non essere schiavo del successo.

 

Non si inorgoglisce il mio cuore, Signore.

Non vado in cerca di cose vane, più grandi di me.

Voglio essere come bimbo.

Voglio cercare sempre e solo la tua gloria.

Voglio mettere te al centro del mio cuore.

Amen.

 

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